Cronaca meteorologica
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13 e 14 DICEMBRE 2001: IL BURIAN IRROMPE, ED E' TORMENTA DI NEVE

Il 13 dicembre comincia con una minima di -7.8°, il cielo è naturalmente sereno, e la massima arriva fino a +7.6° . E' il tipica giornata di bel tempo invernale. Ma dal nord-est arrivano le prime segnalazioni dell'entrata del burian, dal satellite si nota chiaramente la copertura nuvoloso che avanza decisamente verso ovest, come incanalata nella pianura padana. In mattinata le bufere si impadroniscono delle Pianure del Friuli e del Veneto, le nevicate sono accompagnate da forte vento orientale e da fenomeni di scaccianeve.

La linea rossa indica il fronte del peggiormanto, la freccia blu il movimento del vortice siberiano. Il BURIAN entra nella Pianura Padana

Immagine IR Meteosat - 13 dicembre 2001, ore 15 UTC (fonte: Università di Nottingham)

Alle 17 cadono i primi timidi fiocchi a Milano, dove dalle 17:30 si alza un forte vento da est, con raffiche fino a 50-60 km/h, e la città viene paralizzata dalla tormenta di neve. Alle 18 a Torino il cielo è ancora sereno, ma anche qui si alza improvvisamente un gelido vento, il cielo è striato da nubi alte in arrivo da est. Alle 19:30 il cielo è completamente coperto, comincia a cadere qualche misero fiocco a Villanova Canavese, il vento qui è molto debole o quasi assente, la temperatura, dopo essere scesa al tramonto, è risalita con la copertura del cielo, fino a 0.0°.

La linea rossa indica il fronte del peggiormanto, la freccia blu il movimento del vortice siberiano. Il BURIAN entra nella Pianura Padana

Immagine IR Meteosat - 13 dicembre 2001, ore 16:30 UTC (fonte: Università di Nottingham)

Il calo termico si fa accentuato anche in Europa, mentre dal Veneto alla Lombardia infuria il blizzard, il traffico su molte arterie stradali si fa difficoltoso, anche se gli apporti nevosi non sono eccessivi, ma la bassa temperatura e il forte vento fanno sì che la visibilità si è ridotta a poche decine di metri. Il radiosondaggio di Milano Linate presenta un significativo tracollo termico in 24 ore: alla quota di 850 hPa indica alle ore 00 UTC la temperatura di -1.1°: col passare delle ore la temperatura subisce un calo vistoso, molto più accentuato una volta che l'aria fredda sfonda nella pianura padana. Alla stessa quota si registrano -0.3° alle ore 06 UTC, -1.3° alle ore 12 UTC, -6.9° alle ore 18 UTC, con un calo termico di ben 5.5° in sei ore. Successivamente la temperatura crolla decisamente, e si registrano -10.1° alle ore 00 UTC del 14 dicembre fino ai -11.1° alle ore 06 UTC, sempre del 14 dicembre.

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Temperature in Europa del 13 dicembre 2001, ore 16 e ore 22 UTC (fonte: Wetterzentrale)

Verso le 20 però la precipitazione si intensifica, si alza un forte vento, sui 15-20 km/h, pallini di ghiaccio cadono fittissimi in ogni direzione. In pochi minuti la precipitazione si trasforma in neve, dapprima fine, poi con fiocchi più grossi e con maggior intensità. Il vento scuote le piante, trasporta la neve polverosa ovunque, la colonnina di mercurio crolla: è il "blizzard", la tempesta di neve. In trent'anni non si era mai visto niente del genere dalle mie parti, il manto nevoso cresce a vista d'occhio, mentre la temperatura scende: -2.4° alle 20:00, - 4.5° alle 21, mentre infuria la bufera con "scaccianeve" spinto da un vento a 25 km/h. Alle 21 il manto nevoso tocca i 5 cm, alle 22 i 15 cm, alle 23 siamo già a 20, ma è difficile misurare perché il vento accumula la neve come in montagna, creando curiosi accumuli sui tetti e sullle facciate est delle case, dove la neve polverosa e secca si infila in ogni fessura, dando l'imopressione di trovarsi in un rifugio alpino. La nevicata continua per tutta la notte, e risulta particolarmente abbondante nella fascia prealpina torinese per via dello stau orografico.

Situazione al suolo prevista per il 14 dicembre alle ore 00 UTC (fonte: Hirlam )

Alle 21 tutta la pianura padana è ormai stretta nella morsa del gelo, le osservazioni del tempo sono molto eloquenti, e si adattano maggiormente ad un paese scandinavo o alle pianure russe, più che al "paese del sole". Ecco alcune significative osservazioni del 13 dicembre, alle ore 22 (fonte: www.wunderground.com).

 Località  Stato del tempo Temp. C°
Albenga Parzialmente nuvoloso +01°
Aviano USAFB Neve debole -04°
Bergamo Neve -03°
Bologna Neve debole -02°
Dobbiaco Coperto -08°
Ferrara Neve debole -01°
Firenze Coperto +02°
Gioia del colle Sereno +01°
Milano Linate Scaccianeve basso -03°
Monte Cimone Sconosciuto -14°
Paganella Foschia -15°
Rieti Neve debole +03°
Torino Caselle Neve -04°
Verona Foschia -04°
Vicenza Neve debole -04°
Trieste Coperto -04°

Alle 6 del 14 dicembre il manto nevoso tocca i 26 cm, 26 cm di neve farinosa, leggerissima e secca, il termometro segna -6.1° e continua a nevicare, ma con meno intensità. Il paesaggio è a dir poco "siberiano", la neve è ovunque, in ogni fessura delle finestre, in ogni angolo del cortile, sotto le tettoie, dentro i garages, appiccicata alle piante sulla parte del tronco esposta ad est.

Di seguito è invece riportato il bollettino emesso dall'osservatorio geofisico di Modena, valido per l'Emilia Romagna, regione particolarmente colpita dall'irruzione fredda.

BOLLETTINO NIVO-METEOROLOGICO VALIDO PER L'APPENNINO EMILIANO

EMISSIONE N° 74 /01 DI venerdì 14 dicembre 2001 ore 10

SITUAZIONE GENERALE

Il vortice polare retrogrado ha raggiunto come previsto le nostre zone nella serata di ieri determinando una breve ma intensa tormenta di neve sia in pianura che montagna; attualmente la situazione presenta un robusto ed esteso campo anticiclonico con un massimo di 1045 hPa poco a sudest della Danimarca (“Anja” secondo la denominazione della Frei Universitat Berlin, http://www.met.fu-berlin.de/de/wetter/bodenanalyse/ ) e il secondo massimo secondario “Zenzi” sulle Isole Shetland, mentre una depressione con minimo di 1005 hPa è collocata, in superficie, sulle bocche di Bonifacio, fra Sardegna e Corsica; fra i due sistemi persiste un intenso flusso orientale che convoglia ancora verso le nostre zone aria fredda di origine CONTINENTALE ARTICA. Attualmente la zona di tempo perturbato interessa maggiormente l’Italia centro-meridionali, sia nel versante tirrenico che adriatico, fino a lambire le nostre zone pedemontane, dove permarranno ancora a tratti le nevicate con tormenta, attenuandosi gradualmente nel corso delle prossime 24-48 ore. Domenica una nuova irruzione fredda arriverà a colpire in modo più massiccio il versante Adriatico, nelle nostre zone non dovrebbero però aversi altri fenomeni rilevanti ma perdurerà un freddo e gelo intenso.

[...]

CONDIZIONI PER DOMENICA E LUNEDI’

Per DOMENICA 16.12 in Appennino ancora molto nuvoloso con nebbie ghiacciate sulle cime più esposte, occasionalmente qualche spruzzata di neve ma a tratti anche squarci di sole; irregolarmente nuvoloso scendendo verso la pianura dove verso la bassa si potranno avere schiarite anche ampie. Nel corso della giornata potrebbe aumentare la nuvolosità da est. Temperature probabile sensibile crollo in pianura e nei fondovalle e ancora non si escludono valori quasi storici: stima assai difficoltosa: azzardando, sono anche possibili in pianura ed aperta campagna valori sotto ai –10°C, –15°C. A 1000 m: Tmin -14 Tmax -8 A 1500 m: Tmin -13 Zero Termico assente Venti in quota ancora in prevalenza forti e sempre gelidi. Attenuazione in pianura

Per LUNEDI’ 17.12 irregolarmente nuvoloso in Appennino, ampie zone di cielo sereno in pianura, con passaggi nuvolosi irregolari di stratocumuli da aria fredda. Temperature sempre freddo polare. Probabile nuova diminuzione dapprima in quota. Zero Termico --- Venti in quota moderati-forti da nordest, sempre con marcato effetto di raffreddamento “wind chill” equivalente verso i –30. vento moderato in collina, debole in pianura.

Nevica fino alle 11 del mattino, dopodiché il cielo si apre e fa capolino il sole, che però non riesce a scaldare l'aria, che rimane gelida, con la massima che non supera i -0.8°. Il nocciolo di aria fredda è però passato a nord delle Alpi, per questo motivo le nevicate sul Piemonte sino risultate più abbondanti del previsto. In effetti, come evidenziato dal radiosondaggio di Milano sopracitato a 850 hPa si trova l'isoterma -10°, invece della prevista -18°, che si trova al di là dell'arco alpino. 

Ben visibile l'avanzamento della depressione in quota

Animazione geopotenziali 500 hPa tra il 13 e il 14-12-2001 (fonte: DIFI Genova - ISAO-CNR Bologna)

E' particolarmente curioso l'ambiente che si presenta nella mattina di questo 14 dicembre, con la neve leggera che viene sollevata al passaggio delle automobili sulle strade completamente ricoperte da una sottile patina di ghiaccio. Un particolare che mi ha colpito è stato vedere l'arrivo di un convoglio ferroviario sotto la nevicata, con nubi di neve polverosa sollevata ai lati della motrice, come se si fosse in un paese nordico nel cuore dell'inverno.

Immagine IR Meteosat - 14 dicembre 2001, ore 09:30 UTC (fonte: Università di Nottingham)

Nei giorni seguenti infatti in Germania, a Monaco di Baviera, si toccano i -24°, tutta l'Europa centrale diventa una ghiacciaia. Nel corso del pomeriggio il cielo rasserena e la temperatura crolla: alle 16 siamo a -5°, alle 18:30 a -9.8°, alle 19:30 a -10.9°, alle 20:30 a -12.1°. Il cielo però si copre nuovamente e impedisce alla temperatura di raggiungere valori da record., ma una schiarita nella notte porta a registrare la minima di -12.2°. 

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Analisi al suolo - 14 dicembre 2001, ore 00 UTC (fonte: The Met Office)

Durante il passaggio del nucleo freddo le temperature in quota raggiungono comunque estremi ragguardevoli: nei pressi della vetta della Croce Rossa, massiccia montagna di 3566 m a cavallo tra le Valli di Lanzo e la Valle dell'Arc, si tocca la bella temperatura di -28.5° (fonte: SMI).


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