20-25
FEBBRAIO: IMPORTANTE FASE FAVONICA
A partire dal 20 febbraio
si instaurano correnti tese nord-occidentali, foriere di moderato maltempo
sui versanti nord-alpini e foehn nelle valli alpine e fino in pianura. Il 21
infatti, in montagna il foehn soffia già forte, verso metà mattinata
irrompe anche in pianura, toccando i 47.5 km/h a Villanova Canavese e
portando la temperatura fino a 13.6°, e facendo crollare l’umidità
relativa prossima al 100 % del primo mattino fino al 26 % del tardo
pomeriggio. Sulla catena alpina sono ben visibili imponenti fenomeni di
scaccianave, segno di un notevole rimaneggiamento della neve sulle creste,
con la formazione di notevoli accumuli e cornici.
Il foehn si calma verso il
tardo pomeriggio, seguito dal solito forte raffreddamento: la minima del
giorno successivo segna –6.1°, che è anche l’estremo di febbraio. La
giornata del 22 febbraio trascorre con il passaggio di banchi nuvolosi in
quota ma con il foehn confinato solo nelle alte valli alpine, consentendo
alla temperatura di non salire ai valori del giorno precedente (max 10.5°).
In serata si assiste ad un generale rasserenamento e ad un rapido calo
termico, poiché alle 21 si toccano i –2.1°, e alle 00 i –3.5°.
el pomeriggio di sabato
irrompe nuovamente il foehn in pianura, che raggiunge il suo apice in
serata, toccando i 51.8 km/h da W alle ore 21. Prima del tramonto è
particolarmente interessante lo spettacolo dello scaccianeve che interessa
praticamente tutto l’arco alpino, ed è decisamente significativo sulle
creste delle basse valli di Lanzo. L’atmosfera limpidissima permette di
osservare tali fenomeni anche sulle creste della Val Pellice, ad oltre 200
km di distanza.

Analisi
al suolo - 23 febbraio 2002, ore 00 UTC (fonte: The Met Office)
Il vento non cessa nemmeno
nella notte, ma diminuisce solo d’intensità, tanto che intorno alla
mezzanotte del 24 il termometro segna ben 10.8°, mentre le raffiche sono
dell’ordine dei 20-30 km/h. Nella notte la parziale attenuazione del
fenomeno permette alla temperatura di scendere fino a
5.5°, per risalire al
rinforzo del foehn, che diventa quasi burrasca verso il primo pomeriggio,
quando si toccano addirittura i 67.3 km/h da NNW, provocando alcune rotture
di rami, sradicamento di piante e scoperchiamento di tettoie in alcune zone
del Torinese, nonché alcuni incendi dolosi nelle basse Valli di Lanzo.
Sulle pendici del Monte Soglio si sfiorano probabilmente i 100 km/h, da
questa montagna la vista sulla pianura è eccezionale per via dell’estrema
limpidezza dell’aria, e si nota chiaramente uno sbuffo di neve di almeno
300 m proteso verso sud-est dalla vetta del Civrari.