Statistiche e grafici


 

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Precipitazioni: neve al suolo e totali apporti nevosi

 

Un altro aspetto da analizzare è quello delle precipitazioni nevose. Come noto la nevicata più consistente è stata quella associata al blizzard del 13 dicembre, con un apporto di 26 cm di neve farinosissima. Il manto nevoso prodotto da questa nevicata ha lunga vita: in fatti l’altezza della neve al suolo, misurata all’ombra, si esaurisce soltanto al 31 gennaio, dopo 49 giorni di permanenza. La copertura è risultata pressoché continua fino al 12-13 gennaio, per poi ridursi rapidamente nell’ultima decade di gennaio in concomitanza col rialzo termico. L’altro episodio nevoso con apporti al suolo è stato quello del 15 febbraio, con 4 cm di neve bagnata. Brevi episodi nevosi senza apporti sono stati quelli del 24 gennaio e del 6 febbraio. Nella tabella in fig. 9 sono elencati a confronto gli inverni a partire dal 1995/96, con l’indicazione del totale in cm di neve caduta. In fig. 10 invece è possibile osservare gli apporti di neve mese per mese a partire dal 1990, con il totale dell’anno. In fig. 11, infine, il grafico dell’altezza della neve al suolo qui ai Prati di Villanova Canavese in rapporto all’andamento termometrico stagionale.

 

inverno

dicembre

gennaio

febbraio

inverno

1995/96

43

26

38

107

1996/97

17

10

0

27

1997/98

17

9

0

26

1998/99

0

0

0

0

1999/00

3

3

0

6

2000/01

13

6

34

53

2001/02

26

0

4

30

  Fig. 9

 

anno

gennaio

febbraio

marzo

aprile

novembre

dicembre

anno

1990

0

0

0

0

0

20

20

1991

3

15

0

8

0

2,5

28,5

1992

3

0

0

0

0

10

13

1993

0

0

2

0

2

4

8

1994

4

10

0

0

0

0

14

1995

8

0

0

0

0

43

51

1996

26

38

3

0

6

17

90

1997

10

0

0

0

0

17

27

1998

9

0

8

0,5

0

0

17,5

1999

0

0

0

0

1

3

4

2000

3

0

1

0

0

13

17

2001

6

34

6

0

0

26

72

2002

0

4

?

?

?

?

?

  Fig. 10

 

  Fig. 11

 

Precipitazioni: totali pluviometrici in mm di pioggia

 

L’ultimo aspetto che andiamo ad analizzare riguarda la pioggia. L’elemento che ha caratterizzato o i primi due mesi è stata ovviamente la siccità: infatti a dicembre risultano solamente 4 m, derivanti dalla fusione dei 26 cm di neve (il che dimostra quanto fosse secca) e a gennaio  solo 11 mm, dovuti alla perturbazione del 24. La novità e il record arrivano con febbraio, che notoriamente è uno dei mesi più secchi dell’anno. A febbraio infatti prima la perturbazione PATTY lascia cadere 44 mm tra il 6 e il 7 del mese, che equivalgono già alla media mensile, ma poi arriva il iclone Tatjana, che da il meglio di sé stesso regalando all’assetata pianura 51 mm il 14 febbraio,ben 74 il 15 e 18 il 16, vale a dire 143 mm in poco più di 48 ore, un record assoulto per molte stazioni, come Torino, dove non vi sono eguali negli ultimi 200 anni!

 

Il totale pluviometrico di febbraio equivale pertanto a 187 mm, quasi il quadruplo della media. Nelle seguenti tabelle sono rappresentati il pluviogramma  della stagione invernale (fig. 12) e il diagramma della distribuzione mensile delle precipitazioni piovose (fig. 13).

 

  Fig. 12

 

  Fig. 13

 

Con le precipitazioni si conclude l’analisi statistica dei dati metrologici raccolti durante l’inverno 2001/02. Per le osservazioni dirette e descrittive del tempo atmosferico di dicembre, gennaio e febbraio fare riferimento alla pagine delle osservazioni meteo, dove è possibile osservare parametri come la copertura del cielo, le temperature, la pressione atmosferica, l’umidità dell’aria, le precipitazioni e il vento, giorno per giorno, corredate da grafici.

 


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