Cronaca meteorologica
Pagina 5 di 10


Già dal giorno successivo si riafferma il sereno, con una minima di –4.3°, ma l’alta pressione (BERT) questa volta è alimentata da aria di origine suptropicale. La neve caduta in montagna si fonde nel giro di due-tre giorni, lasciando di nuovo le Alpi spoglie e brulle. Le massime diurne raggiungono valori di 9-11°, e le minime notturne si alzano notevolmente, anche per il passaggio di deboli perturbazioni che scorrono a nord delle Alpi.

L'alta pressione di matrice afro.mediterranea BERT prende possesso dell'Europa centro meridionale.

Analisi al suolo - 25 gennaio 2002, ore 12 UTC (fonte: The Met Office)

Una di queste apporta nella mattinata del 27 deboli nevicate sulle alpi di confine: tuttavia l’aria mite che l’accompagna fa innalzare la quota neve dai 1500 m ad oltre 2500 m. La settimana seguente è a dir poco rovente, con lo zero termico a 3500 m, e temperature da giugno inoltrato oltre i 1500 m. La perturbazione atlantica ILONA porta un temporaneo aumento della nuvolosità nella giornata di domenica, ma avrà un'influenza marginale a parte qualche fenomeno sulle zone alpine di confine. A seguito degli annuvolamenti dovuti ad ILONA il sole torna a splendere su tutta la regione, con temperature miti in montagna.

Temperature alle ore 14 del 28-01-2001  in Valle d'Aosta

A causa di un lieve effetto favonico le temperature che si registrano in valle d’Aosta il giorno 28 superano i 17° a 1000 m, e i 10° a 2000 m, come si può vedere qui sopra.

Il radiosondaggio di Milano Linate di questi giorni è molto eloquente riguardo alle temperature mitissime in quota: infatti si possono notare i +11.8° alle ore 00 UTC del 29 gennaio e addirittura la bellezza di 11.9° a 2000 m alle ore 00 del 30 gennaio: in quoesti giorni l'isoterma zero è oltre i 3300 m, sempre da quanto risulta dal citato radiosondaggio

29 GENNAIO – 5 FEBBRAIO 2002: L’ASSEDIO DELLA NEBBIA

Compare anche la nebbia, che assedia tutto il nord-italia e parte del centro, ma rara qui ai Prati di Villanova, per via della quota. Il giorno 29 si ha una minima di ben –4.5° e la visibilità è ridotta a 30-40 m. Il dissolvimento delle nebbie avviene in genere verso metà mattina solo su alcune zone del nord-italia, vicino ai rilievi: ben visibile da satellite è la coltre di nebbia che copre l’intera pianra padana, le valli del centro e addirittura parte dell’adriatico settentrionale.

Si consiglia di ingrandire l'immagine per osservare la nebbia sulla Pianura Padana

Immagine  Meteosat nel canale del visibile- 29 gennaio 2002, ore 9:30 UTC (fonte: Università di Nottingham)

Tra il 31 gennaio e il 1° febbraio il transito della coda della perturbazione Kirsten transita sul nord italia senza nessun fenomeno, se non quello di limitare il raffreddamento notturno a casua di una debole velatura del cielo, ma non riesce nemmeno ad impedire la comparsa della nebbia. Sucessivamente un nuovo nucleo di alta pressione, denominata CARLOS prende possesso del Mediterraneo centrale.

Analisi al suolo - 31 gennaio 2002, ore 00 UTC (fonte: The Met Office)

Nonostante quest’ultima decade, gennaio si conferma come il più freddo degli ultimi 6 anni, con una media di –0.6°. La media delle minime si attesta sui –6.8°. Notevole la differenza tra le prime due decadi e l’ultima, differenza che sfiora i 4-5° sulle minime.

Mentre il Mediterraneo è sotto l'influenza di CARLOS, nell'Oceano Atlantico si sono formati due profondi minimi depressioanri, uno dei quali presenta il notevole valore di 928 hPa il 1° febbraio: tali depressioni provocano venti tempestosi lungo le coste atlantiche di Francia e Regno Unito: si consiglia di ingrandire l'immagine sottostante, per poter notare il profondo minimo depressionario.

Click to enlarge

Analisi al suolo - 01 febbraio 2002, ore 00 UTC (fonte: The Met Office)

I primi due giorni di febbraio sono caratterizzati dalla nebbia: addirittura il primo del mese non si dissolve nemmeno, ma si solleva soltanto, limitando la salita della temperatura  a +4.5°. Il giorno seguente si dissolve invece nelle prime ore del mattino, con minima a –2.4° e il giorno seguente si ha una giornata serena, che dal primo mattino, quando si toccano i –3.0°, si fa molto mite, fino a superare i +12°. 

Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio una debole perturbazione atlantica porta un aumento della nuvolosità ma assenza di fenomeni. Le temperature rimangono relativamente miti soprattutto di giorno, ma nella notte successiva si segnala un calo termico significativo, con la minima che il 5 febbraio fa segnare –5.5°, prima di un più signficativo peggioramento che porterà le prime significative pioggie in Piemonte e gran parte del nord Italia.


 <<Pagina precedente  - Pagina sucessiva >>

2002 - Powered by Roby4061