Weissmies 4023 m.


La Weissmies è uno dei più frequentati 4000 del Vallese, per via della comodità di accesso e per la non eccessiva difficoltà. E' una salita che molti effettuano in giornata, partendo da Milano nel cuore della notte... Il mio consiglio è ovviamente di farla in due giorni, pernottando possibilmente  alla Weissmies Hutte. Si cammina un po di più, ma è tutto a vantaggio dell'acclimatamento e del servizio, che difficilmente nei rifugi CAS è scadente. Per il ritorno invece consiglio di prendere la funivia a Hoh-Saas, oppure se si vuole, ridiscendere a Kreuzboden. La parte più complicata dell'ascensione è il superamento della seraccata, che, in annate particolarmente calde, può essere attrezzata con scale metalliche.
  • Partenza: Kreuzboden 2397 m

  • Tempo di salita: 45 min 1° giorno, 4 - 5 h 2° giorno

  • Dislivello: 320 + 1300 m

  • Difficoltà: PD (corda, picozza, ramponi)

  • Periodo consigliato: Luglio – settembre
  • Punti d'appoggio: Weissmies Hutte 2726 m

2 e 3 luglio 2005.

E’ giunta l’ora di tornare nella valle di Saas Fee… Partiamo alle 10 da Villanova, recuperiamo gli altri due soci a Favria e proseguiamo per il Sempione. Rriviamo a Saas Grund alle 15,20. Prendiamo solo il primo tronco della funivia di Hoh-saas, scendendo quindi alla stazione intermedia di Kreuzboden 2397 m. Seguendo un buon sentiero arriviamo alla graziosa Weissmies Hutte, a 2726 m di quota.

     

A sinistra: la Weissmies Hutte.

Al centro: i 4000 di Saas Fee al tramonto.

A destra: alba sui 4000 di Saas Fee.

Relax prima della cena, anche stavolta buona, accompagnata dal barbera che mi sono portato da casa. La notte non è delle migliori, a causa del mio devastante raffreddore. Sveglia alle ore 3,30, colazione e indossati imbraco e scarponi siamo partiti alla luce delle frontali sotto un bel cielo stellato. Ben presto un certo chiarore ci ha accompagnato nella salita, e siamo giunti al rifugio Hoh-Saas mentre il sole stava indorando il Dom de Mischabel.

     

Immagini della salita su ghiacciaio e della seraccata.

     

Immagini cresta finale, la triftgrat.

Da qui per una pista in leggera discesa abbiamo raggiunto il Triftgletscher. Il ghiacciaio nella parte bassa è parecchio scoperto, saliamo rapidamente fino ad arrivare al punto più impegnativo della salita, cioè il superamento della seraccata a metà ghiacciaio,a circa 3450 m. La superiamo con qualche passaggio un po delicato, su terreno ripido e tra grandi seracchi, uscendone con un traverso su un altro ripido pendio, fino ad una spalletta dove ci concediamo una piccola sosta.

   

A sinistra: Davide sul pendio finale.

Al centro: il massiccio del Monte Rosa.

A destra: la crestina che si allunga verso il Piemonte.

   

A sinistra: il vicino Lagginhorn 4010 m, sullo sfondo le montagne dell'Oberland.

Al centro: il gruppo dei Mischabel.

A destra: la crestina nevosa, dietro si scorge il Lago Maggiore.

Ripartiamo sulla cresta, e verso il sole. E’ molto suggestivo questo tratto di percorso, sospesi tra ombra e sole. Passiamo la sella quotata 3780 me presto ripiombiamo nell’ombra, seguendo la traccia ben gradinata che risale il ripido pendio finale, sbucando sulla vetta molto ampia, dal panorama stupendo. Verso l’Italia spiccano ai nostri occhi il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, le pianure lombarde e piemontesi nella foschia, la val Formazza… e proseguendo appare tutto il Massiccio del Monte Rosa, il Weisshorn e tutti i 4000 di Saas Fee…

   

A sinistra: io in vetta.

Al centro: alpinisti in cresta.

A destra: Alex si prepara alla discesa.

       

Immagini della cresta finale, in discesa.

Rimaniamo in vetta 40 minuti, poi a malincuore dobbiamo scendere. Ripercorriamo la cresta di salita, nel tratto della seraccata fa già molto caldo e scendiamo assicurandoci, onde evitare problemi. Nella sottostante conca il caldo era quasi insopportabile, presto usciamo dal ghiacciaio. Risaliamo così fino al rifugio Hoh-Saas, dove pranziamo e poi, nell’attesa della funivia (fa pausa dalle 12,15 alle 13,15), ci concediamo una birra Walleisan da 50 cl, stravaccati al sole a discutere di politica italiana e pazzeggi vari..

     

A sinistra: il passaggio della seraccata visto in discesa.

Al centro: Alex e Davide alla base della seraccata.

A destra: seracco caduto di recente.

   

Altri particolari della seraccata.

Con la prima corsa scendiamo a Saas Grund, ci rimettiamo in abiti civili ,e ci regaliamo ancora una birretta al Weissmies Cafè, locale un po' sgarruppato, gestito da una vecchina non del tutto presente. Ci aspetta poi il lungo viaggio verso casa, dove con una bottiglia di Bordeaux posso festeggiare il 13° quattromila.

   

A sinistra: il Triftgleschter con la traccia di salita.

Al centro: Birra e Weissmies....

A destra: Il Weissmies Cafè a Saas Grund.

Roberto Maruzzo-socio CAI-Lanzo


 

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